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MMSPP,MMSCPF - Metodologie di valutazione del fondo nei modelli diffusivi

MMSPP,MMSCPF

27/02/2024

Negli studi diffusionali il fondo ambientale descrive lo stato dell’atmosfera, in termini di concentrazioni di sostanze inquinanti, preesistente alle immissioni generate da nuove attività agricole/industriali o da modifica di attività già preesistenti.

E’ ormai prassi consolidata considerare la modifica dei valori di fondo come un indicatore di significatività dell’impatto delle nuove emissioni; in tal senso la Linea Guida ANPA del 2001 Linee Guida V.I.A. Parte Generale, ANPA Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, 18 giugno 2001 fornisce delle indicazioni quantitative a riguardo definendo come rilevante un impatto che determini un aumento del 5% del valore di fondo ambientale preesistente all’immissione.

Per poter fare in questo senso valutazioni quantitative coerenti occorre tenere conto delle variazioni spaziali e temporali dei valori di fondo che si presentano con caratteristiche fortemente sito-specifiche ma nello stesso tempo influenzato dai flussi su scala regionale.

Pur non essendoci criteri nazionali ben definiti in questo ambito già da qualche anno La Regione Lazio, all’interno del documento Piano di risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio, propone una metodologia quantitativa per la trattazione del fondo ambientale descritta all’interno della Procedura Tecnica n. 2 allegata al piano di risanamento citato.

La prima stesura del Piano di Risanamento della qualità dell’aria risale all’anno 2015, la Procedura Tecnica n. 2 allegata a quella versione del Piano di Risanamento prevede che una volta individuate le stazioni di misura della Qualità dell’Aria afferenti alla Rete Regionale, significative per il sito di studio, i valori orari di concentrazione degli inquinanti misurati in tali stazioni siano interpolati con la tecnica di interpolazione 1/R2 in tutti nodi del dominio di calcolo del modello diffusivo per tutte le ore dell’intervallo di simulazione.
In questo modo si viene a definire un file delle concentrazioni orarie equivalente al file creato dalla simulazione modellistica. La valutazione del fondo viene fatta sommando i due file (quello calcolato dal modello e quello ricostruito per interpolazione) procedendo poi alla valutazione degli indicatori di qualità dell’aria valutati sul file somma.

Nell’aggiornamento 2020 del Piano di Risanamento della Qualità dell’aria della Regione Lazio (diventato operativo nel 2022) attualmente in vigore la Procedura Tecnica n.2 viene modificata per quanto riguarda la valutazione del fondo. Nella versione attuale ARPA Lazio fornisce direttamente i valori di fondo orari degli inquinanti normati dal D.lgs 155/2010 relativamente ad un dominio di 20 x 20 km centrato sul punto specificato dall’utente richiedendo che questi valori orari vengano riportati per interpolazione 1/R2 sul dominio di calcolo definito nei calcoli modellistici. Ricostruito il fondo si procede esattamente come nel caso precedente.

La differenza minima ma sostanziale tra queste due versioni della procedura di trattamento del fondo è rappresentata dalla fonte di provenienza dei dati grezzi di fondo.

Nel primo caso la scelta della stazioni di qualità dell’aria da usare per inizializzare il file di fondo è lasciata all’arbitrio dell’utente creando incertezze ad esempio quando non esistono stazioni vicine al sito di interesse oppure le stazioni reperibili sono, come spesso accade, orientate verso misure urbane e non specificamente orientate per aree industriali; inoltre il meccanismo di interpolazione 1/R2 considera solo la distanza tra punti e sorgenti ma non la geomorfologia che si frappone tra essi. Questa metodologia risulta pero interessante perché è comunque applicabile su tutto il territorio nazionale.

La versione 2020 della Procedura Tecnica n. 2 attualmente in vigore risolve alcune problematiche importanti. I file di fondo forniti da ARPA Lazio rappresentano un estratto sul sito locale di studio del fondo valutato attraverso la specifica catena modellistica di ARPA Lazio su scala regionale che tiene conto sia dei flussi a grande scala che delle caratteristiche geomorfologiche specifiche.
Il fatto però che la procedura attuale richieda la fornitura di specifici file forniti da Regione Lazio ne limita la sua applicabilità solo nell’ambito della Regione Lazio

Il software MAIND di postprocessamento, MMS RunAnalyzer, già a partire dalla release 2.3.4.0 del 17/02/2015 implementa la prima versione della Procedura Tecnica n. 2 descritta sopra e attualmente, a partire dalla release 2.15.1.1 del 12/12/2023, implementa anche la gestione del fondo secondo le specifiche dell’attuale Procedura Tecnica n. 2 per simulazioni eseguite con il modello CALPUFF.

Per la gestione delle procedure all’interno di MMS RunAnalyzer, oltre al manuale interno del modello si può fare riferimento alle seguenti FAQ:

Gianni Grippa